Prima dell’intervento
Nel corso della prima visita viene compilata la cartella clinica annotando i dati del paziente e la sua storia clinica; quindi si passa all’ esame obiettivo che consiste essenzialmente nella valutazione delle caratteristiche (forma, dimensioni e posizione) delle orecchie.
A questo punto vengono esposte le possibili alternative tecniche, vengono eseguite le fotografie e viene consegnato al paziente l’ opuscolo contenente sia le informazioni specifiche per il tipo di intervento selezionato, sia l’ elenco delle possibili alternative con vantaggi e svantaggi.
Si prescrivono, quindi, gli esami di routine che consistono in analisi del sangue e delle urine, elettrocardiogramma e (solo per gli interventi in anestesia generale) radiografia del torace.
I risultati delle analisi vengono valutati nel corso della seconda visita, immediatamente prima dell’intervento, quando, viene concordato il programma operatorio definitivo.
Sono necessarie alcune precauzioni, al fine di ridurre il rischio di complicanze. In particolare è molto importante: Non assumere aspirina o medicamenti che la contengono per una settimana prima dell’intervento e due settimane dopo. Eliminare il fumo per almeno due settimane prima e dopo l’intervento.
L’intervento
Dopo aver infiltrato l’ anestetico locale, o dopo che si sia stata indotta la narcosi per gli interventi in anestesia generale, il chirurgo pratica un’incisione a forma di losanga in corrispondenza della faccia posteriore dell’orecchio; rimuove la piccola porzione di cute incisa ed espone, in questo modo, la cartilagine auricolare. Questa costituisce lo scheletro dell’orecchio e ne determina la forma. La cartilagine viene a questo punto indebolita anteriormente, per mezzo di una serie di piccoli tagli o abrasioni, e modellata in modo da ricostruire le pieghe naturali del padiglione auricolare. In base alle esigenze, è possibile utilizzare dei punti di sutura interni per ottenere la forma desiderata.
Le incisioni cutanee vengono chiuse con punti in materiale riassorbibile che, perciò, non hanno bisogno di essere rimossi.
Trattamento post-operatorio
Per limitare l’edema postoperatorio, ridurre le ecchimosi e favorire l’accostamento della cute sul padiglione auricolare, viene applicata una medicazione compressiva che deve essere indossata per 7-10 giorni dopo l’intervento.
Quando la fasciatura elastica viene rimossa le orecchie possono apparire bluastre e gonfie: questa è una condizione normale che tende a migliorare entro i primi giorni ed a scomparire, nei casi più persistenti, in poche settimane.
In seguito alla rimozione della medicazione, viene fatta indossare, solo di notte e per 4 settimane, una fascia per capelli leggera, del tipo da tennista, per proteggere le orecchie durante il sonno.
Dopo l’intervento di otoplastica devono essere assunti antibiotici per circa 5 giorni, associati a farmaci antinfiammatori.
Dopo l’intervento
Per le prime ore dopo l’intervento è consigliato il riposo a letto, avendo cura di mantenere la testa sollevata da almeno un paio di cuscini. Il giorno dopo è già possibile riprendere le normali attività giornaliere, avendo cura di evitare sforzi eccessivi, sbalzi di temperatura e calore intenso.
Le attività sportive meno impegnative ( es. corsa) potranno essere riprese dopo 2 settimane mentre per quanto concerne quelle più intense (es. calcio) sarà preferibile attendere 4-5 settimane.
La guida dell’automobile potrà essere ripresa dopo 3 giorni. L’esposizione al sole o alle lampade UVA può riprendere dopo 2 settimane.
I capelli possono essere lavati subito dopo la rimozione della medicazione mentre per le tinture o altri trattamenti aggressivi è opportuno attendere un mese.