Morbo di Dupuytren

Il morbo di Dupuytren: cos’è

Il morbo di Dupuytren è un’alterazione progressiva e permanente della fascia del palmo della mani che diventa sempre più spessa coinvolgendo le strutture adiacenti: cute, tendini, fasci vascolo-nervosi.

Cause e sintomi

Le cause sono sconosciute, anche se sono state proposte nel tempo varie teorie su base microtraumatica, vascolare, autoimmune, genetica, etc.
All’inizio il morbo provoca la formazione di noduli e progressivamente causa una retrazione in flessione delle dita con l’impossibilità ad estendersi. Si forma in seguito una corda con la retrazione dell’anulare, del mignolo e del medio. Negli stadi più gravi le dita appaiono completamente flesse nel palmo della mano e l’estensione non appare più possibile.

Morbo di Dupuytren: i soggetti più a rischio

I Soggetti più colpiti sono prevalentemente gli uomini dai 50 anni in su, ed è più diffusa nei paesi anglosassoni. Questo dato rileva una possibile predisposizione genetica e familiare nel contrarre la malattia. Inoltre, tra i possibili soggetti a rischio, vi sono:

  • Diabetici, a causa della glicemia alta
  • Epilettici, per l’elevato consumo di farmaci anticonvulsivanti
  • Fumatori abituali
  • Consumatori di elevate quantità di alcol
  • Vittime di traumi severi alla mano, soprattutto al polso.

Diagnosi, terapia e tempi di recupero

La diagnosi è prevalentemente clinica ed appare agevole negli stadi più avanzati.
La terapia è generalmente chirurgica; sono state proposte metodiche alternative come l’utilizzo di aghi o la distensione progressiva, ma l’intervento di apertura e rimozione della corda fibrosa è ancora la metodica più efficace. L’anestesia è loco-regionale e il recupero è di qualche settimana, anche se la mano viene mobilizzata precocemente già dai giorni successivi.
A volte l’utilizzo di un tutore e la fisioterapia aiutano a velocizzare il recupero.
Il tasso di recidiva appare basso.

Cause e sintomi

Le cause sono sconosciute, anche se sono state proposte nel tempo varie teorie su base microtraumatica, vascolare, autoimmune, genetica, etc.
All’inizio il morbo provoca la formazione di noduli e progressivamente causa una retrazione in flessione delle dita con l’impossibilità ad estendersi. Si forma in seguito una corda con la retrazione dell’anulare, del mignolo e del medio. Negli stadi più gravi le dita appaiono completamente flesse nel palmo della mano e l’estensione non appare più possibile.

Morbo di Dupuytren: i soggetti più a rischio

I Soggetti più colpiti sono prevalentemente gli uomini dai 50 anni in su, ed è più diffusa nei paesi anglosassoni. Questo dato rileva una possibile predisposizione genetica e familiare nel contrarre la malattia. Inoltre, tra i possibili soggetti a rischio, vi sono:

  • Diabetici, a causa della glicemia alta
  • Epilettici, per l’elevato consumo di farmaci anticonvulsivanti
  • Fumatori abituali
  • Consumatori di elevate quantità di alcol
  • Vittime di traumi severi alla mano, soprattutto al polso.

Diagnosi, terapia e tempi di recupero

La diagnosi è prevalentemente clinica ed appare agevole negli stadi più avanzati.
La terapia è generalmente chirurgica; sono state proposte metodiche alternative come l’utilizzo di aghi o la distensione progressiva, ma l’intervento di apertura e rimozione della corda fibrosa è ancora la metodica più efficace. L’anestesia è loco-regionale e il recupero è di qualche settimana, anche se la mano viene mobilizzata precocemente già dai giorni successivi.
A volte l’utilizzo di un tutore e la fisioterapia aiutano a velocizzare il recupero.
Il tasso di recidiva appare basso.

Cause e sintomi

Le cause sono sconosciute, anche se sono state proposte nel tempo varie teorie su base microtraumatica, vascolare, autoimmune, genetica, etc.
All’inizio il morbo provoca la formazione di noduli e progressivamente causa una retrazione in flessione delle dita con l’impossibilità ad estendersi. Si forma in seguito una corda con la retrazione dell’anulare, del mignolo e del medio. Negli stadi più gravi le dita appaiono completamente flesse nel palmo della mano e l’estensione non appare più possibile.

Morbo di Dupuytren: i soggetti più a rischio

I Soggetti più colpiti sono prevalentemente gli uomini dai 50 anni in su, ed è più diffusa nei paesi anglosassoni. Questo dato rileva una possibile predisposizione genetica e familiare nel contrarre la malattia. Inoltre, tra i possibili soggetti a rischio, vi sono:

  • Diabetici, a causa della glicemia alta
  • Epilettici, per l’elevato consumo di farmaci anticonvulsivanti
  • Fumatori abituali
  • Consumatori di elevate quantità di alcol
  • Vittime di traumi severi alla mano, soprattutto al polso.

Diagnosi, terapia e tempi di recupero

La diagnosi è prevalentemente clinica ed appare agevole negli stadi più avanzati.
La terapia è generalmente chirurgica; sono state proposte metodiche alternative come l’utilizzo di aghi o la distensione progressiva, ma l’intervento di apertura e rimozione della corda fibrosa è ancora la metodica più efficace. L’anestesia è loco-regionale e il recupero è di qualche settimana, anche se la mano viene mobilizzata precocemente già dai giorni successivi.
A volte l’utilizzo di un tutore e la fisioterapia aiutano a velocizzare il recupero.
Il tasso di recidiva appare basso.