La sindrome del tunnel carpale è dovuta alla compressione del nervo mediano all’interno di uno spazio delimitato inferiormente da una serie di ossa del polso, a forma di “U”, e superiormente da un legamento, detto “legamento trasverso del carpo”. All’interno del “Tunnel Carpale” passano difatti 9 tendini ed un nervo. I tendini non subiscono grosse alterazioni dalla compressione; viceversa il nervo, che è la struttura più delicata, và gradualmente in degenerazione se la condizione patologica non viene trattata. Le conseguenze vengono percepite come un’alterazione della sensibilità al pollice, indice, medio e metà dell’anulare, note come parestesie (formicolii), e nei casi più gravi, si può arrivare a veri propri dolori diffusi dalle dita all’avambraccio, più forti al mattino. Con il passare del tempo i deficit riportati diventano permanenti incidendo sulla sensibilità delle prima 3 dita e sulla forza dei muscoli del pollice che non possono essere curati dall’intervento chirurgico.
Sindrome del Tunnel Carpale
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Le cause sono mutifattoriali, in parte legate a fattori ereditari, in parte ad una postura non corretta delle mani e del polso sul posto di lavoro (tipo davanti al computer).
Se si interviene in tempo è possibile trattare la sindrome del tunnel carpale effettuando un taglio a livello del legamento traverso del carpo, diminuendo la pressione all’interno del canale, in modo che le fibre nervose possono tornare a condurre le sensazioni specifiche (tatto, caldo e freddo) in modo fisiologico. L’intervento dura in media 20 minuti, con l’ausilio di un bracciale pneumatico per evitare il sanguinamento (Tourniquet).
L’elevazione della mano è importante per prevenire il sanguinamento e il gonfiore delle dita. Una buona norma è posizionare la mano al di sopra del livello del cuore: se si è sdraiati è utile impiegare un cuscino per elevare la mano; se si cammina evitare di lasciare pendolare l’arto verso il basso; in alcuni casi sarà applicato un tutore a sorreggere l’arto operato.
Al primo controllo viene ispezionata l’area operata. Il tempo di rimozione dei punti varia da 14 a 21 giorni. Una doccia può essere effettuata nei 3-4 giorni successivi la rimozione dei punti. La mobilizzazione precoce della mano e delle dita è importante per recuperare velocemente le attività precedentemente svolte. Se necessario saranno prescritti dei cicli di fisioterapia.
Le cicatrici residue sono solitamente rosse e rilevate negli stadi iniziali. Con il passare del tempo la colorazione e la consistenza assumono l’aspetto della cute circostante. Solitamente a livello della mano non residuano cicatrici particolarmente evidenti. L’evoluzione di una cicatrice resta comunque un fattore non prevedibile. È necessario comunque proteggere le cicatrici dall’esposizione solare almeno per 6-10 mesi dall’intervento chirurgico con l’ausilio di creme solari con schermo totale.