Trattamento Tumori Cutanei

La pelle è considerata un vero e proprio organo. Oltre a svolgere una funzione di protezione, aiuta a regolare la temperatura corporea, mantiene le riserve di acqua e grasso, e produce la vitamina D. È formata da due strati: uno esterno (epidermide), e uno più interno (derma). Nello strato inferiore dell’epidermide si trovano i melanociti, cellule che producono la melanina, il pigmento che dà il colore alla pelle. Esistono due categorie principali di tumori della pelle: il tumore a origine dell’epidermide chiamato epitelioma e il tumore formato dai melanociti chiamato melanoma.
Entrambi sono causati principalmente da un’esposizione eccessiva o incontrollata ai raggi ultravioletti ed entrambi possono portare alla morte.

RICOSTRUZIONE

COME SI PRESENTANO

È il più comune tumore cutaneo. Si differenzia in una forma poco aggressiva, chiamato basocellulare, ed una forma più aggressiva chiamata spinocellulare. Il tumore è caratterizzato inizialmente da una chiazza o da un piccolo nodulo del colore della pelle circostante delimitato da piccoli noduletti, simili a capocchie di spillo traslucide, chiamati perle basaliomatose.
Esistono forme cliniche estremamente differenziate, talvolta questo può assomigliare ad un melanoma, ma con una visita specialistica, dal dermatologo o dal chirurgo plastico, è possibile fare una diagnosi sicura.
Tipicamente insorge su pelle esposta al sole, ma può colpire qualunque parte del corpo. In ogni caso, in oltre l’ottanta per cento dei casi colpisce il volto.
Fortunatamente le metastasi sono rare, ma questo tumore può essere molto aggressivo invadendo i tessuti circostanti con un accrescimento sia superficiale che profondo. In questo caso possono aversi gravi distruzioni dei tessuti sottostanti.
La diagnosi precoce consente di eliminare in modo definitivo la malattia e l’asportazione chirurgica tempestiva, con una accurata ricostruzione plastica, porta sempre alla guarigione.

EPITELIOMA

L’intervento di mastoplastica additiva, che dura circa un’ora, viene comunemente eseguito in anestesia generale. Viene consigliata una notte di ricovero dopo l’ intervento. mastoplastica additiva prima e dopo L’ incisione più utilizzata è quella sottomammaria, che si nasconde bene nel solco al di sotto della mammella e permette una buona visualizzazione dei piani chirurgici. L’uso della incisione periareolare, espone al rischio di una cicatrice più visibile. La ghiandola, se sezionata, può perdere la sua funzionalità: per questo non è indicato per donne giovani che intendono allattare. L’incisione è piuttosto piccola e per questo non è possibile inserire protesi grandi. Inoltre espone a maggiori rischi di infezione. Sebbene la sede meno visibile sia l’incisione nel cavo ascellare, l’intervento è più complicato perché meno diretto. La maggiore difficoltà di questa tecnica si ripercuote anche sui costi (sia di sala operatoria che di attrezzatura). Può essere necessario un ritocco per la definizione del solco sottomammario. mastoplastica seno prima e dopo napoliLe protesi possono essere posizionate immediatamente al di sotto della ghiandola mammaria o, su un piano più profondo, al di sotto del muscolo grande pettorale. Ambedue le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi che vanno discussi in dettaglio con il proprio chirurgo, ma, in generale, le protesi sottomuscolari consentono un risultato estetico superiore. Si ricorre alla posizione sottomuscolare quando la persona è molto magra o ha pochissimo seno naturale: in entrambi questi casi la protesi inserita al di sopra del muscolo potrebbe risultare evidente al tatto e alla vista

RICOSTRUZIONE

Varie sono le metodiche impiegate per la ricostruzione dell’area colpita dai tumori cutanei. Generalmente per piccoli tumori la chiusura dei margini per prima intenzione è sempre possibile con cicatrici lineari. Per tumori più grandi, o per quelli ai limiti con aree particolari, come le palpebre, le labbra il naso o le orecchie, l’utilizzo di lembi può essere di ausilio nella ricostruzione chirurgica. Un’altra tecnica ricostruttiva, impiegata per aree grandi ma superficiali, è l’impiego di innesti cutanei, ovvero l’impiego di cute prelevata da distretti lontani e trapiantata sull’area da ricostruire. Indifferentemente dalla tecnica impiegata è necessario ottenere una radicalità chirurgica, confermata dell’esame istologico, ed un controllo periodico ogni 3/6 mesi per valutare l’eventuale insorgere di recidive.

COME SI PRESENTANO

È il più comune tumore cutaneo. Si differenzia in una forma poco aggressiva, chiamato basocellulare, ed una forma più aggressiva chiamata spinocellulare. Il tumore è caratterizzato inizialmente da una chiazza o da un piccolo nodulo del colore della pelle circostante delimitato da piccoli noduletti, simili a capocchie di spillo traslucide, chiamati perle basaliomatose.
Esistono forme cliniche estremamente differenziate, talvolta questo può assomigliare ad un melanoma, ma con una visita specialistica, dal dermatologo o dal chirurgo plastico, è possibile fare una diagnosi sicura.
Tipicamente insorge su pelle esposta al sole, ma può colpire qualunque parte del corpo. In ogni caso, in oltre l’ottanta per cento dei casi colpisce il volto.
Fortunatamente le metastasi sono rare, ma questo tumore può essere molto aggressivo invadendo i tessuti circostanti con un accrescimento sia superficiale che profondo. In questo caso possono aversi gravi distruzioni dei tessuti sottostanti.
La diagnosi precoce consente di eliminare in modo definitivo la malattia e l’asportazione chirurgica tempestiva, con una accurata ricostruzione plastica, porta sempre alla guarigione.

EPITELIOMA

L’intervento di mastoplastica additiva, che dura circa un’ora, viene comunemente eseguito in anestesia generale. Viene consigliata una notte di ricovero dopo l’ intervento. mastoplastica additiva prima e dopo L’ incisione più utilizzata è quella sottomammaria, che si nasconde bene nel solco al di sotto della mammella e permette una buona visualizzazione dei piani chirurgici. L’uso della incisione periareolare, espone al rischio di una cicatrice più visibile. La ghiandola, se sezionata, può perdere la sua funzionalità: per questo non è indicato per donne giovani che intendono allattare. L’incisione è piuttosto piccola e per questo non è possibile inserire protesi grandi. Inoltre espone a maggiori rischi di infezione. Sebbene la sede meno visibile sia l’incisione nel cavo ascellare, l’intervento è più complicato perché meno diretto. La maggiore difficoltà di questa tecnica si ripercuote anche sui costi (sia di sala operatoria che di attrezzatura). Può essere necessario un ritocco per la definizione del solco sottomammario. mastoplastica seno prima e dopo napoliLe protesi possono essere posizionate immediatamente al di sotto della ghiandola mammaria o, su un piano più profondo, al di sotto del muscolo grande pettorale. Ambedue le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi che vanno discussi in dettaglio con il proprio chirurgo, ma, in generale, le protesi sottomuscolari consentono un risultato estetico superiore. Si ricorre alla posizione sottomuscolare quando la persona è molto magra o ha pochissimo seno naturale: in entrambi questi casi la protesi inserita al di sopra del muscolo potrebbe risultare evidente al tatto e alla vista

RICOSTRUZIONE

Varie sono le metodiche impiegate per la ricostruzione dell’area colpita dai tumori cutanei. Generalmente per piccoli tumori la chiusura dei margini per prima intenzione è sempre possibile con cicatrici lineari. Per tumori più grandi, o per quelli ai limiti con aree particolari, come le palpebre, le labbra il naso o le orecchie, l’utilizzo di lembi può essere di ausilio nella ricostruzione chirurgica. Un’altra tecnica ricostruttiva, impiegata per aree grandi ma superficiali, è l’impiego di innesti cutanei, ovvero l’impiego di cute prelevata da distretti lontani e trapiantata sull’area da ricostruire. Indifferentemente dalla tecnica impiegata è necessario ottenere una radicalità chirurgica, confermata dell’esame istologico, ed un controllo periodico ogni 3/6 mesi per valutare l’eventuale insorgere di recidive.

COME SI PRESENTANO

È il più comune tumore cutaneo. Si differenzia in una forma poco aggressiva, chiamato basocellulare, ed una forma più aggressiva chiamata spinocellulare. Il tumore è caratterizzato inizialmente da una chiazza o da un piccolo nodulo del colore della pelle circostante delimitato da piccoli noduletti, simili a capocchie di spillo traslucide, chiamati perle basaliomatose.
Esistono forme cliniche estremamente differenziate, talvolta questo può assomigliare ad un melanoma, ma con una visita specialistica, dal dermatologo o dal chirurgo plastico, è possibile fare una diagnosi sicura.
Tipicamente insorge su pelle esposta al sole, ma può colpire qualunque parte del corpo. In ogni caso, in oltre l’ottanta per cento dei casi colpisce il volto.
Fortunatamente le metastasi sono rare, ma questo tumore può essere molto aggressivo invadendo i tessuti circostanti con un accrescimento sia superficiale che profondo. In questo caso possono aversi gravi distruzioni dei tessuti sottostanti.
La diagnosi precoce consente di eliminare in modo definitivo la malattia e l’asportazione chirurgica tempestiva, con una accurata ricostruzione plastica, porta sempre alla guarigione.

EPITELIOMA

L’intervento di mastoplastica additiva, che dura circa un’ora, viene comunemente eseguito in anestesia generale. Viene consigliata una notte di ricovero dopo l’ intervento. mastoplastica additiva prima e dopo L’ incisione più utilizzata è quella sottomammaria, che si nasconde bene nel solco al di sotto della mammella e permette una buona visualizzazione dei piani chirurgici. L’uso della incisione periareolare, espone al rischio di una cicatrice più visibile. La ghiandola, se sezionata, può perdere la sua funzionalità: per questo non è indicato per donne giovani che intendono allattare. L’incisione è piuttosto piccola e per questo non è possibile inserire protesi grandi. Inoltre espone a maggiori rischi di infezione. Sebbene la sede meno visibile sia l’incisione nel cavo ascellare, l’intervento è più complicato perché meno diretto. La maggiore difficoltà di questa tecnica si ripercuote anche sui costi (sia di sala operatoria che di attrezzatura). Può essere necessario un ritocco per la definizione del solco sottomammario. mastoplastica seno prima e dopo napoliLe protesi possono essere posizionate immediatamente al di sotto della ghiandola mammaria o, su un piano più profondo, al di sotto del muscolo grande pettorale. Ambedue le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi che vanno discussi in dettaglio con il proprio chirurgo, ma, in generale, le protesi sottomuscolari consentono un risultato estetico superiore. Si ricorre alla posizione sottomuscolare quando la persona è molto magra o ha pochissimo seno naturale: in entrambi questi casi la protesi inserita al di sopra del muscolo potrebbe risultare evidente al tatto e alla vista

RICOSTRUZIONE

Varie sono le metodiche impiegate per la ricostruzione dell’area colpita dai tumori cutanei. Generalmente per piccoli tumori la chiusura dei margini per prima intenzione è sempre possibile con cicatrici lineari. Per tumori più grandi, o per quelli ai limiti con aree particolari, come le palpebre, le labbra il naso o le orecchie, l’utilizzo di lembi può essere di ausilio nella ricostruzione chirurgica. Un’altra tecnica ricostruttiva, impiegata per aree grandi ma superficiali, è l’impiego di innesti cutanei, ovvero l’impiego di cute prelevata da distretti lontani e trapiantata sull’area da ricostruire. Indifferentemente dalla tecnica impiegata è necessario ottenere una radicalità chirurgica, confermata dell’esame istologico, ed un controllo periodico ogni 3/6 mesi per valutare l’eventuale insorgere di recidive.