Mastoplastica e bufale: 10 leggende da smentire

Bufale sulla mastoplastica se ne sentono quotidianamente, smentiamole!

Le leggende metropolitane coinvolgono molti settori e quello della chirurgia plastica e estetica non ne è esente. Alcune informazioni che diamo per vere, molto spesso, sono scientificamente infondate e non fanno che creare confusione e scetticismo verso la chirurgia.

Tra gli interventi che subiscono di più l’influenza dei luoghi comuni c’è la mastoplastica additiva, nonostante sia anche l’intervento più richiesto e diffuso. L’esplosione delle protesi in aereo, il non poter più allattare, e chi più ne ha più ne metta, sono tra le dicerie più sentite riguardo all’aumento del seno. Ovviamente, sono tutte leggende, ma questi rumors non smettono di circolare creando insicurezze a chi vorrebbe un seno tutto nuovo.

Insomma, mastoplastica e bufale sono un’accoppiata vincente, ma vediamo insieme cosa c’è di vero e cosa no.

Mastoplastica e bufale: ecco 10 miti da sfatare

Non tutto quello che sentiamo in giro è vero, anzi. Molto spesso alcune informazioni vengono distorte, inventate di sana pianta e immesse nell’immaginario comune, diventando una verità assoluta. Per quanto riguarda la mastoplastica, abbiamo addirittura ben 10 notizie assolutamente false da sfatare. Ecco quali:

  1. Le protesi che esplodono: questa leggenda metropolitana è nata, probabilmente, dal racconto falso di una showgirl che, negli anni ’90, raccontò che una delle sue protesi mammarie scoppiò durante un volo in aereo. Tutto ciò è assolutamente impossibile e, se solo ci fosse una lontana possibilità che un fatto del genere possa accadere, le compagnie aeree vieterebbero a tutte le donne con il seno rifatto di viaggiare.  Il seno, le protesi, come ogni parte del corpo di una persona non subisce nessun danno in aereo poiché le cabine sono depressurizzate. Inoltre, le protesi prima di essere immesse sul mercato vengono sottoposte a molte prove e sollecitazioni che potrebbero interessare un seno naturale, come urti, trazione, usura. In questo modo è molto difficile che una protesi si possa rompere e anche se succedesse, non certo a causa di un volo in aereo, il suo contenuto non si disperderebbe nell’organismo.
  2. Impossibilità di allattare: dopo un intervento di mastoplastica, i dotti galattofori non vengono in alcun modo danneggiati e il silicone non è assolutamente un pericolo per il lattante.
  3. Dopo 10 anni le protesi vanno sostituite: i tempi cambiano, le protesi anche. Fino a 15 o 20 anni fa le protesi mammarie non erano all’avanguardia come adesso. Al giorno d’oggi, infatti, le case produttrici di impianti mettono in commercio protesi con garanzia a vita. Comunque sia, anche in passato non è detto che le protesi dovevano essere sostituite ogni 10 anni, ma era importante fare un controllo periodico.
  4. Gli esami medici sono difficili da condurre: se le protesi al seno comportassero dei problemi sanitari legati agli esami medici, è sicuro che sarebbero vietate. Una donna che si sottopone a un intervento di mastoplastica additiva non avrà alcun problema nel sottoporsi ad esami medici come radiografie, analisi del sangue, ecografie e altro. Ancora, non è vero che le protesi rendono più difficile l’individuazione di eventuali tumori alla mammella.
  5. Il seno è freddo a causa delle protesi: la chirurgia fa in modo che ogni intervento estetico sia quanto più naturale possibile, alla vista e anche al tatto. Una protesi, ad esempio, non potrà mai risultare fredda al tatto, ma avrà assolutamente la stessa temperatura del corpo che la ospita.
  6. Le cicatrici saranno molto visibili: ogni intervento prevede una cicatrice, ma la chirurgia estetica fa in modo che non sia visibile. Anche nel caso di una mastoplastica, le cicatrici saranno nascoste e minimizzate e, dopo qualche tempo, spariscono quasi del tutto.
  7. L’intervento di mastoplastica è molto doloroso: una persona che si sottopone alla mastoplastica sarà completamente sedata per tutta la durata dell’intervento e, durante la guarigione, le saranno prescritti antidolorifici. Quindi, la mastoplastica non è per nulla dolorosa ma prevede i fastidi di ogni altra operazione.
  8. Il seno perde di sensibilità: la perdita di sensibilità della zona è una delle complicanze di una mastoplastica ma è rara e frequentemente si risolve nel giro di poco tempo.
  9. Il seno rifatto è innaturale: è vero che a volte alcune donne che si sono sottoposte a mastoplastica sfoggiano il cosiddetto “effetto pallina”. Questo succede, però, quando non ci si affida a dei veri e propri professionisti. Un seno rifatto bene, quindi, non è per nulla innaturale, anzi, è proporzionato ad ogni fisico.
  10. Non si può più dormire a pancia in giù: nei primi mesi dopo l’operazione, dormire a pancia in giù può essere fastidioso e a volte anche doloroso, ma una volta che le protesi si sono stabilizzate, dopo qualche mese, si può tornare a dormire come più ci aggrada, anche a pancia in giù.
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